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Icone: teologia

Iconografia

 


Piccola introduzione alla teologia dell'icona (Olivier Clément)

 

Nella tradizione "ortodossa", l'icona fa parte integrante della celebrazione. Si tratta di un'arte liturgica che non può essere isolata dal suo contesto ecclesiale: la Scrittura e il suo ampio commentario innografico, ricco di dottrina e di spiritualità.
Le immagini (icona, eikôn in greco, significa immagine) sono apparse molto presto nel mondo cristiano: si conosce l'arte delle catacombe, arte funeraria piena della gioia della risurrezione. Ma quest'arte riprende la sua tecnica dall'arte romana o ellenistica del suo tempo e si limita a cristianizzarla tramite il gioco dei segni e dei simboli. A partite dal IV e dal V secolo appare l'icona che include i simboli nei volti, mentre la teologia trinitaria include l'essere nella comunione.
Tuttavia una corrente ostile alle immagini persiste nel cristianesimo, attinge argomenti di
interdizione nell'Antico Testamento e nella paura (talvolta giustificata) dell'idolatria, spingendosi fino a uno spiritualismo dematerializzante: Altro argomento contro le immagini è il carattere pan-umano di Cristo, da cui l'impossibilità di rappresentarlo.
La crisi esplode intorno al 726 e va avanti fino all'843... (continua)

 

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Russia: teologia dell'icona nella Chiesa ortodossa (Metropolita Hilarion, 2011)

 

Il Protopresbitero Alexander Schmemann era molto sensibile al significato di bellezza e armonia nella vita spirituale. Lui stesso era molto esperto nelle arti e possedeva un impeccabile gusto artistico che permeava le sue riflessioni in maniera profonda, con una sottigliezza di rara forma e stile. Un posto rilevante nella sua eredità è occupata dalle interpretazioni teologiche sull’arte: "Che cosa rende un’opera una vera e propria opera d'arte e dove è il segreto della sua perfezione? Mi sembra che sia nella coincidenza completa, nella fusione tra legge e grazia ... Senza il diritto, la grazia non è possibile proprio perché sono interdipendenti: l'immagine come appagamento, forma e contenuto, idea e realtà ... Questo è particolarmente evidente nell’arte. L’arte inizia con la 'legge', cioè con abilità, obbedienza e umiltà, accettazione di forme. Ma l'arte è adempiuta nella grazia: la forma diventa contenuto, rivela il contenuto, essa è il contenuto. "Quando Padre Alessandro giustamente considerava l’icona tra le più alte manifestazioni del genio artistico umano, ne dava chiara affermazione teologica e cristologica... (continua)

 

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Rito di benedizione delle icone

 

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Il significato teologico ed estetico dell'icona (Ioannis Spiteris)

 

Oggi le icone sono di moda nel mondo occidentale. Una serie di libri di arte e di
spiritualità ci hanno svelato i misteri di queste austere immagini dell’Oriente. La facilità
della riproduzione a colore - benché prima fosse condannata dalla Chiesa Russa - permette di averle a buon mercato. Così troviamo ormai le icone dappertutto, nelle chiese, nelle cappelle per la preghiera, nelle abitazioni, imitando la tradizione dell’angolo della bellezza o luogo delle icone nella vita domestica dei cristiano orientali. In generale l’uomo di oggi è avvolto dalle immagini mobili più disparate, dalla cultura della televisione e del cinema, dei rotocalchi e della pubblicità. Immagini spesso banali, deformatrici, interessate. Non sono bellezza trascendente che rivela la vocazione dell’uomo. Non sono quella bellezza di Dio che l’uomo cerca forse senza saperlo... (continua)

 

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