Foto monastero

Il monastero


Iconografia

 

 

“Le sorelle non si approprino di nulla, né della casa, né del luogo, né d’alcuna cosa, e come pellegrine e forestiere in questo mondo, servendo al Signore in povertà e umiltà, con fiducia mandino per la elemosina. E non devono vergognarsi, poiché il Signore si fece per noi povero in questo mondo. È questo quel vertice dell’altissima povertà, che ha costituito voi, sorelle mie carissime, eredi e regine del regno dei cieli, vi ha reso povere di sostanze, ma ricche di virtù. Questa sia la vostra parte di eredità, che introduce nella terra dei viventi. Aderendo totalmente ad essa, non vogliate mai, sorelle dilettissime, avere altro sotto il cielo, per amore del Signore nostro Gesù Cristo e della sua santissima Madre”.

(S. Chiara, Testamento)

 

 

 

Via Battelli
La nostra fraternità vive nell’attuale edificio del Monastero di Santa Maria Maddalena in S. Agata Feltria (RN) dal 1561, quando una frana distrugge il paese di S. Agata compreso il Monastero del Borgo delle Clarisse.
Le sorelle trovano ospitalità in un fabbricato donato dai marchesi Fregoso.
Questo è il luogo dove la fraternità ancora risiede.

L’edificio risale al 1200-1300, con annessa chiesa romanica del 1100-1200 dedicata a Santa Maria Maddalena.

“Il monastero delle Clarisse si trasferì, in quel fabbricato preesistente, di proprietà dei Marchesi Fregoso, e dai medesimi a quelle donato, che costituisce il braccio vecchio del Convento attuale.
E’ costruito sul “duro” come suol dirsi, in quella dorsale che dalla serra del soccorso scende a valle fino al blocco calcareo su cui sorge la rocca.
L’ingresso del convento è rimasto sul lato di via delle Monache, (oggi Angelo Battelli) ch’era venuta la via principale d’accesso al paese, accanto alla chiesa già dedicata a Santa Maria Maddalena”.
(In G. Dall’Ara, Da Solona a S. Agata, ed. Chiamami Città)
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Portone ingresso


Ingresso monastero
Secondo recenti ricerche storiche abbiamo scoperto che il braccio più antico del Monastero corrisponde al perimetro del palazzotto dei Fregoso (sec. XIII-XIV), con annessa chiesa ad unica navata (sec. XII-XIII). Alla fine del secolo XVI fu aggiunto il braccio cosiddetto nuovo.

“…Le monache di Santa Chiara erano talmente cresciute di numero che bisognò ingrandire il fabbricato, e fu così costruito il nuovo braccio del convento tuttora esistente”.
(In G. Dall’Ara, Da Solona a S.Agata, ed. Chiamami Città)


Il Monastero consolida la propria fisionomia architettonica nel secolo XVII.

“Importanza particolare assunse il monastero delle Clarisse in S. Agata, per il fatto che due sorelle dei Marchesi Fregoso (Renata e Virginia) vestirono l’abito di S.Chiara, essendo l’una Abbadessa e l’altra Vicaria”.
(In G. Dall’Ara, Da Solona a S. Agata, ed. Chiamami Città)

Santa Chiara


Corridoio
Per diversi secoli il monastero ha avuto piccoli o grandi interventi per adattare l’edificio esistente alle esigenze della vita delle sorelle che lo abitavano, fino a giungere ai giorni nostri nei quali sono stati affrontati ingenti lavori di ristrutturazione (2008-2011).

L’edificio attuale è costituito da tre zone collegate che si affacciano su un chiostro aperto sul giardino interno del monastero.
La piccola chiesa romanica è addossata ad uno di questi ed è stata riaperta per la celebrazione liturgica il 6 novembre 2010, dopo grandi interventi di risanamento e adeguamento liturgico.

 


Relazione storica particolareggiata circa l’evoluzione dell’edificio del monastero Download pdf
Esperienza spirituale dei lavori di ristrutturazione Download pdf