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Un ascolto che compie l'attesa

 

25 Dicembre 2025 -

S. Natale del Signore

 

 

 

La tradizione cristiana ci ha consegnato un bellissimo inno da cantare all’inizio della messa di Natale della notte: il canto della Kalenda. E’ un componimento poetico che colloca nel tempo l’evento dell’Incarnazione contando simbolicamente gli anni trascorsi dagli eventi più importanti della storia biblica e pagana fino alla nascita di Gesù. (nella presentazione potete seguire il testo in italiano).

Sono i grandi eventi che attraversano la Bibbia ed anche la storia antica, ma proseguendo, lo sguardo si restringe al massimo fino a contare i nove mesi di gravidanza di Maria. Tipico di Dio è fare cose grandi con le persone piccole!

Una cosa che accomuna questi eventi grandi e piccoli è che sono tutti un COMINCIARE o un RICOMINCIARE: la Creazione, il ricominciare con Noè dopo il diluvio; l’inizio dell’Alleanza con Abramo e la sua discendenza “cosmica”; il ricominciare con il popolo di Israele dopo il mare Rosso; con Davide Dio si allea alla figura regale, ecc. Anche le Olimpiadi sono una unità di tempo, essendo scandite quadriennalmente (ed hanno un riferimento “spirituale” al ricominciare perché sono nate come rituale per infondere all’atleta o lo spirito del dio o la potenza dell’eroe defunto a cui erano dedicate: un passaggio dalla morte ad una vita nuova), ed anche la fondazione di Roma è un inizio di conteggio del tempo (cfr. “ab urbe condita”). Anche l’umile gravidanza di Maria è una vita che inizia e la nascita del suo Bambino “speciale” diverrà una unità di tempo universale (cfr. a.C./d.C.).

Ma non è solamente un contare gli anni passati: c’è un particolare piccolo, ma molto importante, che colloca l’Incarnazione di Dio e tutta la storia di salvezza nel nostro oggi: è il calcolo della luna. Il canto inizia annunciando solennemente la data di oggi: 25 dicembre, “Ottavo giorno prima delle Calende di gennaio (che sono il 1 gennaio)”. Dopodichè si contano i giorni trascorsi dalla luna nuova di dicembre con un calcolo molto antico e molto complicato a partire dall’anno corrente, cioè da questo nostro 2025! E’ impressionante come nella prima frase di questo componimento il Natale riunisca il nostro oggi con la creazione del mondo!

Con lo stupore e la gratitudine nel riconoscere come Dio abiti il tempo e la storia fino ai nostri giorni, accogliamo la sua presenza nei segni piccoli e umili di bene e di pace che vediamo e poniamo attorno a noi.

le sorelle Clarisse

 

Kalenda (l'annuncio del Natale)

Ottavo giorno prima delle calende di gennaio, luna quinta

Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio creò il cielo e la terra e plasmò l’uomo a sua immagine;

e molti secoli da quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere tra le nubi l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace;

ventuno secoli dopo che Abramo, nostro padre nella fede, migrò dalla terra di Ur dei Caldei;

tredici secoli dopo l’uscita del popolo di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè;

circa mille anni dopo l’unzione regale di Davide;

nella sessantacinquesima settimana, secondo la profezia di Daniele;

all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;

nell’anno 752 dalla fondazione di Roma;

nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto; mentre su tutta la terra regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la piissima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo. Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.

 

 

 

 

 

 

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