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23 Settembre 2019

 

Restituire al Signore, nella lode, la vita della nostra cara sr. Teresa, è restituire a Lui la storia di fedeltà del suo amore per la nostra fraternità, la memoria storica dell’opera di Dio nel nostro monastero.

E’ ringraziare per la vita di tante sorelle di cui sr. Teresa ci parlava, delle tante sorelle che, nella malattia, ha accudito con pazienza e amore.

È infine accogliere una eredità che ci rende orgogliose delle sorelle che ci hanno preceduto e a cui chiediamo il continuo sostegno dal cielo per la vita secondo l’Evangelo della nostra piccola fraternità.

 

 


 

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Tre parole ci sembra raccolgano la vita condivisa con sr. Teresa: memoria, comunione, fede.

 

Memoria del punto di partenza, del motivo per cui siamo qui.

Memoria di ciò che ci è donato e di ciò che abbiamo abbracciato e che sr. Teresa sottolineava con la perseverante fedeltà a quelli che chiamava “atti comuni”.

 

Comunione in quell’amore grande alla fraternità. Per noi e a lode di Dio, si è consumata nella cura del giardino nel quale, dopo la morte della sua mamma, aveva piantato tante rose per poter rendere bella la nostra chiesa.

Comunione nella fedeltà al lavoro, spesso duro, soprattutto negli anni giovanili, necessario per il sostentamento della fraternità: un lavoro che per lei si è fatto via di amore, strumento di cura delle sorelle, e lode di Dio.

Comunione con il mondo e con la sua terra di origine sulla quale cercava di rimanere informata e che portava nella sua forte preghiera.

Comunione in quel chiedere di tutti e voler capire tutto per partecipare di ciò che vivevamo, anche quando ormai non poteva più pienamente prenderne parte.

Comunione in questa vita povera dove tutto chiamava “nostro”, espressione che tante volte suscitava il nostro sorriso, ma che parlava di tutto il lavorio interiore di esproprio dalle cose e di sé.

 

Fede in quel Dio in cui sempre più si è abbandonata.

Fede che le ha permesso di sperare e sostenere la rinascita del monastero, di fare spazio e di credere alla vita.

Fede che l’ha portata ad accogliere sorella morte corporale, senza paura, con abbandono in quel “sia fatto ciò che Dio vuole, ma che mi dia la forza!!”, che ci ha permesso di vedere che è bello ed è pace il cammino verso il Paradiso.

 

Cara sr. Teresa, grazie infinite perché hai voluto la vita per questo monastero.
Grazie per tutto quello che hai preparato per noi e che oggi ci lasci come dono.
Grazie per il dono di questi ultimi tempi in cui ti sei lasciata amare, colmandoci di tanti “grazie” e di tanti “Dio vi benedica”.

Non sentiremo più il tintinnio della tua corona del rosario che sempre tenevi tra le mani mentre camminavi per i corridoi, ma a quella tua preghiera fedele ci affidiamo ancora oggi. Non smettere di avere cura di noi e preparaci un posto per il giorno in cui ci ritroveremo tutte nella Gerusalemme del cielo.
Grazie e abbi cura sempre dei piccoli semi che l’amore di Dio pianta nel nostro giardino.

 

La nostra carissima sorella Maria Teresa Maffei era nata a Montegridolfo (RN) il 4 Aprile 1925.
Ha vestito l’abito delle sorelle povere di S. Chiara il 23 Giugno 1941.
Ha fatto la professione temporanea il 12 Agosto 1942 e la professione solenne il 10 Settembre 1946 .
E’ tornata al Padre che ce l’ha donata il 23 Settembre 2019.

Al Signore della vita restituiamo nel rendimento di grazie tutti coloro che con l’amore e con le cure l’hanno accompagnata.

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

II Signore vi benedica e vi custodisca.

Mostri a voi la sua faccia e vi usi misericordia.

Rivolga a voi il suo volto e vi doni la sua pace.

Siate sempre amanti di Dio

e delle anime vostre

e di tutte le vostre sorelle,

e siate sempre sollecite di osservare

quanto avete promesso al Signore.

Il Signore sia sempre con voi,

ed Egli faccia che voi siate sempre con Lui. Amen.

(Benedizione di S. Chiara)

 

le sorelle clarisse di S. Agata Feltria