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Eventi

 

7-12 ottobre 2013

 

Il Signore ha donato alla nostra fraternità di vivere un evento di grande grazia nel quale riconosciamo un dono del Suo amore che, come ogni dono di Dio, chiama la nostra esistenza a vita nuova.

Infatti dal 7 al 12 ottobre 2013, la nostra casa ritiri ha ospitato gli esercizi spirituali ecumenici che da diversi anni i nostri frati minori vivono insieme a monaci e monache della chiesa ortodossa rumena, promossi dalla COMPI, Commissione per l’ecumenismo e il dialogo.

 

 

 

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Questi esercizi spirituali, organizzati e guidati dal carissimo p. Tecle Vetrali, sono un appuntamento che si ripete due volte l’anno (rispettivamente in Italia e in Romania) per approfondire e manifestare la comunione in Cristo delle nostre chiese. La nostra fraternità di sorelle povere ha ricevuto il grande dono non solo di accogliere questi fratelli e sorelle (5 monache e 4 monaci provenienti dalla diocesi di Timişoara in Romania, 4 frati minori provenienti da diverse provincie d’Italia, una sorella francescana e una laica impegnata in ambito ecumenico), ma anche di partecipare direttamente con la condivisione della liturgia, della Parola, delle meditazioni offerte. Il Signore ci ha donato giorni in cui il tema “Spirito Santo e Chiesa (nel Vangelo di Giovanni)” è stato approfondito quotidianamente dal punto di vista biblico (con un percorso guidato da p. Tecle stesso) e dal punto di vista teologico e liturgico attraverso riflessioni offerte dai fratelli ortodossi, minori e da alcune sorelle della nostra fraternità. Ogni giorno la meditazione era illuminata dalla celebrazione liturgica secondo il rito cattolico-romano o ortodosso (Eucarestia o Divina liturgia e liturgia delle ore celebrata secondo i diversi riti).
Particolarmente toccante è stata la celebrazione del vespro di martedì 8 ottobre, momento in cui alla lode della sera è stata accompagnata la benedizione di una icona della Trasfigurazione scritta dalle sorelle della nostra fraternità. La benedizione e l’adorazione dell’icona sono stati motivo di rinnovata comunione nella contemplazione della Bellezza di Colui che trasfigura tutte le cose.
L’esperienza vissuta, soprattutto a livello liturgico nella diversità e ricchezza dei riti, ci ha aperto uno squarcio per “vedere” la bellezza “integrale” di una Chiesa che celebra con tutti i linguaggi concessi all’uomo. Al di là delle lingue diverse (italiano e rumeno), la lode innalzata con l’armonia del canto, con la dolcezza dei profumi d’incenso, con la delicatezza dei gesti, con la bellezza e solennità dei colori, con la profondità delle parole ha fatto della nostra assemblea così eterogenea una chiesa che restituisce al suo Signore il grazie dell’amore. Veramente la presenza fratelli e sorelle provenienti da diverse chiese ha illuminato l’identità cristiana di ciascuno, donando a tutti la consapevolezza di non poter vivere le nostre rispettive vocazioni se non in una Chiesa che respiri “a due polmoni”, come direbbe il beato Giovanni Paolo II.
Per un dono di Dio, ci siamo ritrovati a vivere e comprendere al tempo stesso quanto affermato da Olivier Clement: “c’è una sola Chiesa, sottofondo segreto di tutte le chiese, perciò l’unità non va costruita ma scoperta: come riemergere della Chiesa indivisa… (…)L’unità non è da fare, è da scoprire”. Ci siamo rese conto che l’unità del corpo di Cristo non sta semplicemente di fronte a noi come una meta difficile e forse irraggiungibile, ma che questa esiste già in Dio. E in quei giorni a noi è stato donato di intravedere ciò che si cela nel cuore di Dio: la comunione di fratelli e sorelle che si amano in Cristo e testimoniano al mondo che in Lui si ricapitolano tutte le cose.
Consapevoli della grandezza e preziosità del dono ricevuto, custodiamo la chiamata a vivere in comunione con tutti i nostri fratelli e sorelle cristiani, aprendo la nostra liturgia sia ad una preghiera più intensa perché l’unità della Chiesa si manifesti, sia ricordando i santi e i martiri celebrati dalle altre chiese, fondamento di unità per tutti.
Al Donatore di ogni Bene restituiamo tutto ciò che abbiamo ricevuto, i fratelli incontrati, la comunione sperimentata, per la crescita del Corpo di Cristo, a lode della Sua gloria.